martedì 28 aprile 2015

La settimana della Decadenza



Ma voi mi credete che ogni mattina la riga dell'eyeliner me la faccio col righello? Potrei avere una piuma d'oca appesa al pennino, tanto è la precisione con cui mi disegno l'espressione ogni mattina.
Ecco, nell'immagine sopra potete invece studiare il mio sguardo alla sera, quando rientro a casa e il Papi mi osserva in fretta, infila gli occhi nella minestra scongelata e non osa proferir verbo. Quasi. Spesso si inventa delle buffonate tipo darmi torto e per questo poi cerca rifugio dietro l'oblò della lavatrice che però, vi assicuro, non avvio mai.
E non lo so mica dove sbaglio. Credetemi.
Parlo del trucco. Ovvio. Che vi pensate? Io per il resto sono perfetta, eh.
Zero menate.
C'è che la cappella Sistina i suoi cinquecento anni se li porta meglio, io mi decompongo troppo in fretta. Non credete?
Che sia l'eyeliner troppo economico? Che sia il kajal troppo scadente?

Che sia che non dormo da circa quindici giorni?
Che sia che il Polpetta s'è fissato che il NO è un monosillabo che gli viene dannatamente bene?
Che sia che sempre lui, il mio amorepasticcinoadorato ha deciso che a pranzo mangia una volta sì e le altre tre preferisce insultarmi che neanche Cracco davanti ad un purè in busta? 
Che sia perchè sono caduta nel baratro dei TT come Alice nella tana del Bianconiglio?

Tutto può essere. Io però, volevo dirvi, ci tenevo proprio eh, che io sono così. Proprio come mi vedete sopra.
Perchè poi uno apre Instagram e vede tutte ste mamme che pubblicano foto di sorrisi splendenti e occhi sbrilluccicosi. Oppure becca la Belen che in babydoll rosso corallo frigge l'ovetto al tenero Santi, e quest'ominide poi ci crede eh, che le mamme son tutte fighe e felici, e che i bimbi sorridono sempre. Che voi, ditemi, l'avete mai postata su facebook una foto di vostro figlio che vi piscia in mano? O una che mentre piange incarna perfettamente il profilo di Nosferatu? Eh no. No perchè i bimbi son tutti belli e le mamme son tutte fighe.
Manco io, eh, che vi credete?
Ecco perchè inizio.
Perchè stiamo pure un po' messe così: l'eyeliner che scende, gli addominali a tapparella, il culo che c'ha più righe di un sudoku, le tette... (quali tette?!) e l'abbigliamento disagiato di chi non sa mai che cazzo mettersi al mattino. E ti guardi e dici, ma io mica l'avevo detto che facevo sta fine! E allora corri dal trucco e parrucco, sfoderi i camperos che indossavi a diciottanni e ti metti in posa davanti allo specchio. Ti miri e rimiri. E alla fine non ti riconosci mica, eh. Lo specchio è vuoto, Alice è scomparsa.
Dov'è il mio pigiama col pelo da orso? Dove sono i miei calzettoni antiscivolo? Dov'è il mio Polpetta che sgrana negazioni come una vedova alle prese col rosario?
E allora corro da lui, lo prendo, scivolo un'altra volta dentro lo specchio e finalmente mi vedo: il glitter a metà strada tra la palpebra e il lobo sinistro e lui, sempre lui, che cancella l'ultimo tratto di fondotinta leccando come uno schnauzer nostalgico.
E' lui il mio Bianconiglio e io c'ho più lo sguardo da Brucaliffo, ma va bene uguale.
Il Paese delle Meraviglie e dietro l'angolo e, come tutte le Meraviglie che si rispettino, dentro uno scatto di Instagram non ci starebbe mai.